Ho sempre sentito di essere diversa dalla mia famiglia.. come mi ha detto la dottoressa una volta, ho sempre pensato di non essere un quadrato ma un cubo.

Soffrivo per avvenimenti apparentemente normali e quotidiani nella mia famiglia. Non riuscivo a capire tante cose, e stavo male, non venivo capita.

La mia frustrazione generava altra frustrazione nei miei genitori e vivevo in un circolo che è diventato disagio, paura, allerta, speranza, nodi in gola, delusioni.

Ho cercato i miei genitori nelle amicizie, nei vicini di casa, vergognandomene aggiungo, nelle persone che mi vedevano.

Incontrare la dottoressa Strippoli è stato fare luce su tutta quella nebbia che mi assaliva, è stato dare un nome al disagio, è stato vedere l'origine del doc, è stato imputare colpe e condannare, è stato perdonare, accettare, è stato decidere di volere bene ugualmente.

Vedere me stessa è stata la chiave: mettere al primo posto i miei bisogni, chiedermi 'un momento, cosa sto provando? cosa vorrei fare? perchè sto così?' ha significato riscattare tutto il tempo in cui non mi sono mai chiesta nulla.. il tempo in cui mi sono fatta assalire dalla frustrazione che avevo imparato benissimo ad accogliere.

Tutta quella frustrazione ora riesco a respingerla: la vedo arrivare da lontano come una bolla che vuole impadronirsi di me.. la blocco.. la osservo.. tiro un lungo respiro.. deciso ed agisco.

Ad oggi riesco a riconoscere le emozioni che sento e gli do valore. Ho imparato a generare sgradevolezze.. siamo totalmente invisibili nel mondo.. ho sofferto l'invisibilità per una marea di tempo e cosa ho imparato? Che nell'invisibilità si è liberi. Liberi di scegliere, liberi di fregarsene, liberi di essere se stessi.

Con la dottoressa Strippoli ho viaggiato nella mia vita.. per molto tempo non ho saputo vedere la bambina che chiedeva aiuto.. la bambina che strillava, che aveva tanti di quei groppi in gola, che piangeva ma non parlava delle proprie emozioni perchè pesavano come massi se le avesse scaraventate.

Ora non ho più bisogno di scaraventare quei massi, il percorso con la dottoressa mi ha permesso di contarli, di leggerli, di tenerli vicino a me, di sedermici sopra, di servirmene quando necessario e di riguardarli bene affinché possa fare diversamente un giorno.

La dottoressa Strippoli è di una competenza straordinaria, ogni seduta per me è stata illuminante grazie alle sue parole e alla sua capacità di riformulare i miei pensieri contorti.

Mi ha aiutato a chiarire il filo della mia vita, a riconoscere certi avvenimenti, a non sminuirli o darli per scontato. Ho imparato da lei, e da nessun altro, che la nostra infanzia funge da fondamenta per chi siamo.

Siamo però noi a scegliere se vogliamo di più, se vogliamo emanciparci, se vogliamo afferrare quel lumino che ci dice che c'è qualcosa che non va.

Il mio lumino mi ha portato alla Strippoli a 30 anni e ringrazio ogni giorno di averla incontrata e di avere avuto il coraggio di attraversare pianti, scelte, condanne, colpe, episodi, parole, urla, nervosismi.

Ho deciso di iniziare il percorso per una difficoltà di relazione che non volevo accettare, che generava malessere e sofferenza; ho sempre dato la colpa ad altre persone intestardendomi nell'avere ragione e nel ricevere consenso.

Consenso per cosa? Ora capisco che ciò di cui devo prendermi cura sono io, sono le mie ferite, sono le mie fragilità. Devo vedere le mie di difficoltà e non dare le colpe ad altri perché siamo noi i protagonisti della nostra vita e non dobbiamo sconfiggere nessun nemico.

Ho imparato che comunicare è fondamentale, mettere a nudo le nostre fragilità, i nostri dubbi, dirli a voce alta, esternarli a me stessa ha un grande potere. Non è finito il percorso e la mia mente ossessiva me lo ricorderà sempre ma ciò che mi ha fornito la dottoressa è qualcosa di essenziale che mi aiuterà a schiacciare il freno o, quando sarà difficile schiacciarlo o non lo schiaccerò affatto mi aiuterà a capire.

Vedere me stessa a colori finalmente, dopo anni in cui ho visto la me solo in bianco e nero, o annaspare sott'acqua, o minuscola in mezzo a dei giganti, vedere me stessa messa a fuoco è un traguardo che dopo due anni mai avrei pensato di ottenere.

E' stato un percorso duro e difficile ma straordinariamente bello e auguro a chiunque abbia desiderio di viaggiare nella propria vita di incontrare una dottoressa come lei.