E' come se le parole prendessero vita trasformandosi in qualcosa di tangibile.
OGGI RACCONTO ALESSANDRA.
Alessandra piccola, è stata una figlia non amata.Una bambina trascurata, manipolata, ricattata.Una bambina sola e fragile.Quello che ha caratterizzato la sua infanzia, adolescenza e la sua crescita in generale sono state solo cose materiali e futili: giudizi, critiche, una corsa ad accumulare beni, liti familiari continue e toni accesi ad un volume da paura; nulla doveva essere fuori posto, il giusto e lo sbagliato, scelte fatte solo per convenienza, luoghi comuni frequentati per tornaconto e persone da cui essere circondati, solo per trarre in qualche modo vantaggio.
IL FILO che collegava la mia famiglia era uno di quelli freddi ed arrugginiti.Un metallo che attraversava la nostra colonna vertebrale solo per permetterci di stare in piedi, belli eretti e tutti d'un pezzo, perché chi si accasciava era un fallito, un debole e un perdente.Alessandra viveva come poteva, la sua vita era piena di vizi, capricci, ricoperta di abiti firmati e costosi, di pochi giochi e di nessun ritaglio di tempo a lei dedicato, nemmeno per lavarsi insieme i denti.
Alessandra ha provato a diventar grande , sola e secondo le sue teorie genitoriali, infatti spesso, ma mai spontaneamente, faceva un po' da madre e padre ai suoi stessi genitori.Fra liti, tradimenti, bugie, tante bugie, mali parole e una tremenda infelicità dopo l'ennesima scelta fallimentare, un giorno passando seppur velocemente accanto ad uno specchio, vedo riflesso un volto che non avrei mai voluto vedere: quello di mia madre.
IO STAVO DIVENTANDO QUELLA PERSONA
LI'.Iniziare un percorso di psicoterapia non è mai semplice ma quello che avevo visto era ampiamente sufficiente per farmi dire che avevo bisogno di essere aiutata.
La vita mi mette nuovamente a dura prova, questa volta lo fa in maniera devastante, togliendomi il bene più prezioso, la mia anima, il mio alleato, colui che mi ha insegnato che sapore ha l'amore puro ed autentico, quello vero, il mio unico figlio.
Non con poca fatica, dopo mesi di buio totale, un raggio di sole fa capolino piano piano nella mia tetra vita: volevo qualcuno che mi insegnasse come fare a prendermi cura di me.
Il mio incontro con la Dottoressa Valentina è stato da subito, bastone e carota, un approccio che combina severità e dolcezza, un equilibrio interessante fin dall'inizio del nostro percorso insieme.
Il modo in cui mi ha ascoltato, mi sono sentita vista e considerata senza fare cose straordinarie ma con gratuità e gentilezza; mi sono sentita incoraggiata ed a volte le sue piccole sfide mi hanno spinto a riflettere su me stessa.E' stato un atto di coraggio e di fiducia ma il modo in cui mi sento oggi è un dono d'amore ed un regalo meraviglioso che ho voluto fare a me stessa.
Rifarei tutto, compresi i pianti e la disperazione che a volte mi hanno accompagnato, le lacrime versate mi impedivano nel tragitto del ritorno a casa di vedere bene la carreggiata di marcia, ho pensato che non potesse essere così difficile e che io avevo già sofferto abbastanza per continuare.
Oggi, 10 DICEMBRE 2025, il mio ultimo giorno di terapia: nulla potrà mai lenire la tristezza e sofferenza che porto nel cuore ma ringrazio Valentina per la professionista esemplare che è stata, ringrazio la sua disciplina rigida, il suo rapporto distaccato ma affettuoso ed accogliente.
Un super grazie, un applauso ed un abbraccio gigantesco li faccio ad Alessandra ed alla donna che sono oggi: al mio coraggio, alla mia forza dico grazie per non avermi mai abbandonato, senza voi il traguardo sarebbe stato solo utopia, irraggiungibile.
Un viaggio meraviglioso di consapevolezza, di certezze e non più illusioni, di prezzi da pagare, tantissimi, un mondo fatto di cose a cui dare il proprio nome, una severità nel rispetto degli spazi e tempi altrui, nel comprendere il proprio valore, uno spazio dedicato all'amore per me stessa, nel rispetto delle mie emozioni e sensazioni.
IL FILO che oggi mi tiene attaccata all'amore è rosso, forte e coraggioso, non si vede ma si capisce, è un amore che va oltre, questo mi basta.
GRAZIE Dott.ssa Valentina per avermi insegnato ad AMARMI
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