10-10-2022
SICCITA` di Paolo Virizì
cinema e psicologia
SICCITA`

è un film di genere commedia del 2022, diretto da Paolo Virzì

Anche se il timore avrà più argomenti, tu scegli la speranza Seneca

Approfondimento psicologico sull`abitudine all`aridità affettiva delle nostre vite e sulla nostra capacità intrinseca di non perdere la speranza

Virzì ci dà uno spaccato apocalittico di una Roma desertificata, il Tevere è un letto arido di terra battuta dove ad un certo punto transita un uomo che traina un asino con in groppa una donna incinta. Ha un non so che di biblico questa scena, un riferimento al peregrinare di Maria e Giuseppe, ma non mi ha dato ispirazione spirituale o religiosa, piuttosto è da lì che ho iniziato la riflessione sulla rinascita e la speranza.

Su questo tema vorrei infatti, concentrare il mio approfondimento psicologico sul film: ho trovato che sullo scenario senz`acqua si muovessero le vite apparentemente secche di molti personaggi che Virzì ci tratteggia in modo molto netto ed asciutto, senza dimenticare di inoculare una lacrima di speranza.

In questo giallo ocra predominante si trascinano le vite di persone molto abituate all`aridità, soprattutto quella affettiva, assuefatte agli orrori, alle brutture eppure resilienti ognuna a modo loro, in ognuna di loro come un`oasi miraggio nel deserto, Virzì ci lascia intravedere la innata capacità di speranza.

Per esempio l`acqua arriva dal resto d`Italia, Roma è aiutata non è sola

L`autista di Uber che parla coi suoi fantasmi, ci rimanda l`idea di un conflitto interiore che contribuisce a mantenerlo in vita in una vita di perdita degli affetti.

Il carcerato che sembra essere a suo agio senza libertà, ma che coglie l`occasione di un equivoco per scusarsi, rimandandoci l`idea di un riscatto, anche solo provato, sempre possibile

Una piantina, condannata alla morte per la siccità del territorio, eppure spostata in un seminterrato che è sempre meglio di un bidone della spazzatura

Un social su cui condividere pensieri ed emozioni permette di non essere dimenticati e di non sentirsi soli

Una relazione extraconiugale immaginata o chattata permette l`elaborazione del lutto delle cose perdute

Lo sguardo medico su una nuova pandemia ci dà la speranza che esistano sempre persone a cui potersi affidare, che non si rassegnano all`accettazione della malattia

Il body guard che degenera nella brutalità dei gesti, credendo di poterla farla franca grazie ad una piscina (torna l`acqua come speranza, ma in questa occasione viene sottolineata l`assenza di resilienza interna del personaggio)

Trovo Una nota di grande fascino nella limitatezza del pianto che ricorda l`aridità del territorio, Virzì fa piangere sommessamente i suoi protagonisti per la maggior parte del tempo, o addirittura non si piange proprio fino alla catarsi finale che rilascia lacrime anche in alcuni protagonisti

Un accenno a sé va all`invasione delle blatte: non so perché ma anche qui vedo una connessione con la scelta di Mina, con la sua mi sei scoppiato dentro al cuore come colonna sonora

Nell`immaginario collettivo, le blatte sono percepite come insetti immondi che incutono ribrezzo e disagio. Gli stessi media enfatizzano questa percezione associando la figura dello scarafaggio alla sporcizia e agli ambienti malsani

Quindi quale miglior modo per suscitare nello spettatore l`idea che, anche se siamo inclini ed estremamente capaci di abituarci alle brutture, c`è sempre qualcosa a cui non potremmo mai abituarci e cui invece possiamo aggrapparci per non soccombere agli orrori e alle aridità?

Difficilmente nel film le blatte sono ignorabili come le altre aridità dei personaggi o dell`ambiente, tutti le scansano con il piede, schifati ed appunto mentre le scene sono permeate da questi insidiosi e orripilanti insetti, sullo sfondo ascoltiamo Mina... a promemoria che c`è un`altra cosa che scoppia come un`invasione, ed è e sarà sempre l`amore...